giovedì 26 maggio 2011

SITUAZIONE POLITICA E AMMINISTRATIVE: QUALI PROSPETTIVE

Ci troviamo di fronte a nuove scadenze elettorali, anche se non interessano il nostro Comune, le elezioni amministrative sono l’occasione per sentire i disagi della gente comune, per percepire il malessere diffuso, la sofferenza che non viene detta nei dibattiti televisivi o gridata nelle manifestazioni politiche, ma che cogli nelle conversazioni private, nelle confidenze all'amico o del vicino.
Si percepisce un grande bisogno di moralità, di serietà e di rispetto.
Come ha giustamente scritto Alberoni sul Corriere della Sera, il popolo ha subito tre traumi.
Il primo trauma subito è la crisi economica che ha portato la disoccupazione, l’impoverimento, e la maggiore incertezza del futuro. Il secondo è vedere coloro che l’hanno prodotta, i grandi banchieri, gli uomini della finanza e i politici coinvolti che, anziché venir puniti, si regalano buonuscite di decine di milioni di euro. Il terzo è l’interminabile rissa fra i massimi esponenti della politica italiana che arriva nelle case amplificata dalla televisione.
Una rissa che si svolge all’interno della élite del potere, che riguarda argomenti futili e che non porta benefici alla risoluzione dei problemi della vita di ogni giorno. Molta gente non trova più nei politici e nella classe dirigente del paese che dovrebbero essere guida ed esempio, un modello ideale e rassicurante, e si scopre sola ad affrontare i problemi vecchi e nuovi.
La vecchia oppressione della mafia, della ’ndrangheta e della camorra, a cui si sono aggiunti la maleducazione, l’indifferenza, la droga, e soprattutto la disaffezione dei giovani non solo alla politica ma alla partecipazione attiva alla risoluzione dei problemi che attanagliano la società con senso quasi di rassegnazione allo stato di fatto.
Altro elemento preoccupante è il peggioramento delle relazioni umane dove sono spariti e disprezzati i valori tradizionali, prima di tutto il rispetto della parola data.
Da qui nasce il desiderio diffuso di una vita più ordinata, dove ci sia ancora la buona educazione, l’aiuto reciproco, la cortesia, l’amicizia, dove si aiuta chi ha bisogno o chi è in pericolo. E l’esigenza di una classe dirigente, di amministratori, funzionari,  che lavorano seriamente e usano il buonsenso. E di politici competenti che studiano i tuoi problemi e li risolvono davvero.
L’augurio è che sia una campagna elettorale di spessore e non basata sul nulla, visto il risvolto nazionale che sta assumendo. L’esigenza e la priorità in questa fase storica che stiamo vivendo non è certamente la riforma della giustizia, che è importante ma non determinate per lo sviluppo, e che tiene impegnato il Parlamento con sedute anche notturne. Bisogna concentrarsi e affrontare i problemi del lavoro, della maggiore tutela delle fasce deboli della nostra società che vivono momenti drammatici, della precarietà del lavoro giovanile in modo da permettere ai giovani di realizzare i loro sogni, adottare misure che aiutano a superare il divario nord-sud.
Questi sono alcuni dei problemi che vanno affrontati e portati a soluzione se vogliamo vivere in una società più giusta e più attenta alle esigenze reali della popolazione.

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